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sabato 14 maggio 2016



Amava scrivere, ma non l'aveva mai fatto seriamente prima.
Non si era mai seduta dicendosi adesso scrivo per il semplice gusto di farlo". Certo qualche volta aveva aggiornato il suo vecchio blog, ma non era la stessa cosa.
Iniziò quasi per dispetto, nel mese in cui la neve dei pioppi invade la pianura e il rosso dei papaveri è più intenso che mai. Le piacevano i papaveri: delicati e forti al tempo stesso con il loro colore vitale e prepotente. A volte, provava uno strano piacere nel raccoglierne un bocciolo ancora sigillato, e aprirlo con le dita, liberandone così il rosso stropicciato e prigioniero dei petali.
I suoi pensieri avevano al momento la forma di tanti fili colorati, intrecciati e annodati tra loro. Fili da ricamo marca “Doli” comprati in una polverosa e caotica bottega indiana.
Sperava di poter districare quella colorata matassa, di potergli dare un senso e una direzione.
In quel periodo i campi di grano erano ancora simili ad un mare verde-azzurro, le cui onde venivano agitate dal vento, e quel movimento le ricordava un enorme respiro. Allora respirò a fondo.



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