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mercoledì 12 aprile 2017

Fermento curioso

Daisy la gattina randagia trricolore ci ha lasciati questo mese. Si era ammalata di una di quelle malattie dei gatti che non perdonano, ma sappiamo che almeno ha vissuto per quasi un anno con la pancia piena e senza subire maltrattamenti, al caldo e coccolata. Questo pensiero è davvero confortante.
Oggi ho messo la grossa crisalide di falena del convolvolo che stavo accudendo in un posticino sicuro, baciato dal sole tra soffioni e fiori di tarassaco ancora gialli, coperta da un pò di terra. Mi sono segnata mentalmente dei riferimenti per ritrovare il punto esatto e tra un po' di tempo andrò a controllare se le cose sono andate bene. Non l'ho voluta tenere nella scatola aspettando lo sfarfallamento per paura che questo possa avvenire proprio mentre io sono troppo impegnata a traslocare, o non avvenire affatto per questioni di luce e/o temperatura. Nel dubbio, meglio lasciare quest'ultima fase delicata alla natura,mi sono detta.
Per il resto, sono giorni di grande fermento da queste parti:
Preparativi per la giornata nazionale del naso rosso ( vi dirò di più )
preparativi per Pasqua ( sì insomma....almeno due pastierine non le vogliamo sfornare? E i cudduraci? )
Preparativi per il cambio della tana ( tra pochi giorni terrò tra le mani le chiavi del potere, e meno male. La stanza a casa dei miei a questo punto mi risulta soffocante, ovvio! Manca davvero pochissimissimo e finalmente potrò fare gli scatoloni! Sto friggendo! )
Preparativi per un vecchio/nuovo e amato lavoro ( con annessa gitarella a Milano. Così saluterò anche i miei vecchi luoghi preferiti, fuori e dentro Hogwarts / Brera... )
E nei momenti in cui tutto ciò non mi travolge gironzolo per la mia piccola città, faccio amicizia con la zona in cui abiterò,una zona che mi piace piena di liutai e artisti, e vedo Cremona con nuovi occhi curiosi come la merda e affamati di dettagli, e mi rendo conto di tante piccole cose graziose che standomene sulle mie in mezzo ai campi per anni mi erano sfuggite. Alla fine del giro me ne torno in cascina ( 10 minuti di bici....una distanza irrisoria in verità ) quasi a malincuore. D'altronde le volpi stanno sia nei boschi che in città, stanno ai confini, sono adattabili e prendono da ogni ambiente ciò che gli piace o gli serve. Già...
E poi beh Cremona è una città ma dalle dimensioni modeste, e  perdersi davvero è improbabile se ci sei nata o se hai vissuto a San Paolo del Brasile come Victor. Mi allontano dai miei campi, ,ma saranno comunque a portata di pedali!


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